
Salve macachi, qui Saronno, provincia di Varese.
Qui di famoso c’è un calzaturificio, credo, e nient’altro, non c’è nemmeno una squadra di calcio decente di cui valga la pena parlare, se anche avessi ancora voglia di appassionarmi al calcio, voglia che peraltro non ho, quindi il problema nemmeno si pone.
Mi mancava, il blog. In realtà non sapevo che mi mancasse: l’ho scoperto leggendo gli ultimi (ancorchè datati) post di MX e La Cazzula, acuti e irriverenti predicatori nel deserto di Mondo Precotto.
Mi domando se anche loro hanno fatto la fatica che sto facendo io a racimolare un paio di frasi di senso compiuto, ed a mettere insieme uno straccio di filo logico per i loro racconti di notti brave e giorni tediosi.
Una volta mi piaceva molto scrivere, e ripensandoci ora, di fronte al monitor del mio PC, che ho acquistato coi soldi derivanti dal mio lavoro, nella camera da letto del bilocale il cui affito pago con lo stipendio che mi viene erogato a fronte di quaranta ore di fatiche settimanali più un’altra ventina di ore spostamenti tra treni, metropolitane, autobus, navette e lavoro di calcagni, ripensandoci ora dicevo, mi rendo conto di avere la sensazione di essermi come inaridito. Ho la sensazione che in un tempo non distante da oggi, eppure contemporaneamente antichissimo e quasi appartenente alla sfera del mito più che a quella del ricordo, idee, parole, metafore, similitudini, aforismi, citazioni, invenzioni linguistiche, iperboli sintattiche e stronzate della più infima natura sgorgassero dalla mia mente come zampilli, ma che dico, come getti impetuosi prorompenti da una fonte inesauribile e mai doma.
Ora per partorire questa sconclusionata accozzaglia di frasette mi è quasi venuta l’emicrania, ed ho fatto dei notevli sforzi per vincere la tentazione di ricorrere in più d’un’occasione al “Dizionario dei sinonimi e contrari” che tante volte mi fu d’aiuto in quel del caro, vecchio Karduzzi (alcoolico, beninteso, e intenda chi può).
Ma il punto dunque qual’era?
Ah, già. L’inaridimento, il lavoro, Saronno.
Non so, mi son perso. Volevo raccontare di qualcosa che avesse a che fare con questi tre aspetti della mia vita.
Ma mi sento un po’ inaridito, per l’appunto.
Credo che rimanderò l’appuntamento con la creatività ad un momento più propizio; per il momento, ho ottenuto almeno una parte dello scopo che mi ero prefissato… dire al blog, al Mondo Prekotto, al mondo intero, e forse anche a me stesso, che ci sono ancora.
A presto.